Diario del Rustick: la mia vita da avventuriero professionista continua…

Diario del Rustick: la mia vita da avventuriero professionista continua…

E anche quest’anno il mese di Giugno mi ha regalato tantissime emozioni, soddisfazioni e viaggi! E’ iniziato tutto con la Maxi Avalanche di Vallnord il 12 di Giugno. Da quel giorno Stefano ha girato a manetta in compagnia dei suoi amici ed ora è il momento di vederlo all’opera durante la Trans Julius (dal 20 al 23 Giugno).

Durante tutta la gara ho guidato recitando il seguente mantra:
– Buttala dentro, guarda fuori dalla curva, sprinta finché ne hai, non aver paura tanto è alla cieca e tutti sbagliano anche i Local … speciale vinta! Tattica alimentare: mangiare mezzo chilo di riso per giorno con tanti legumi e integrazione costante…e alla fine after 4 days je suis TERZO… un’altro podio!

DIARIO DI BORDO… DAY 1… IL PIU’ ON FIRE… CERKNO

Quest’anno la Trans julius è partita con un bel mix di speciali già dal primo giorno. 3,2,1 e via giù nel bike park dove guido pulito e senza prendere alcun rischio scelta che si è rivelata molto errata infatti chiudo in quindicesima posizione assoluta!
Quando ho visto il risultato ho pensato alle parole di Giorgio righi durante l’ultima Maxi Avalanche in cui mi ripeteva che dovevo credere di più nelle mie potenzialità e che potrei dare di più se solo mi applicassi veramente…non posso dargli torto…
Dunque mi fermo, mangio un bel gelato vegano al limone ( l’unico gelato in cui non viene impiegato il latte), ci provo con una bellissima ragazza slovena e parto per la seconda speciale dando tutto me stesso rischiando ad ogni curva, facendo il pelo ad ogni albero e pedalando Anche in aria!
Chiudo la speciale in seconda posizione dietro al local Tadej che oltre ad aver costruito parte dei trail è un rider che in ews si aggira attorno alla cinquantesima posizione assoluta.
Contento della mia reazione morale riparto per la terza speciale di giornata ancora più incazzato con la voglia di spaccare tutto! E sai cosa è successo? HO VINTO LA SPECIALE con 3 secondi sul secondo, non potete immaginare la gioia e la soddisfazione di essere riuscito a battere un rider forte e sopratutto ad aver guidato bene e deciso senza commettere errori… un miracolo per me!

Speciale notturna
Purtroppo non ero abituato a guidare di notte infatti passo la prova speciale attaccato ai freni per paura di sbagliare e chiudo al 5° posto dell’assoluta.
Alla fine della prima giornata ero 3° ma dietro di me a pochi secondi c’erano tanti rider assatanati. Il livello si alza tutti gli anni…incredibile…. Dopo quattro prove speciali alla cieca e pedalate eravamo tutti a giocarci il podio in pochi secondi.

DAY 2 = SOČA VALLEY MOST NA SOCIost na Soči

Si era conclusa da poche ore la speciale notturna che nuovamente suona la sveglia! Giù dal letto pronto a continuare il giro della Slovenia enduro come l’ho soprannominato!
Venerdi Mattina, stanco dal primo giorno, insieme alla Trans Julius Crew siamo partiti da Cnerko in direzione di Most Na Soci, una delle località più belle paesaggisticamente parlando e senza dubbio la tappa più divertente per gli amanti del flow in puro stile Coggiola o Pogno!
La giornata di Most Na Soci per me è stata la più difficile in quanto non mi trovo a mio agio nel guidare nel flow poiché preferisco lanciarmi nei ripidi scassati ma sono riuscito a concludere terzo di tappa mantenendo la seconda posizione nella generale!
Insomma un’altra bella prestazione che mi ha reso felice e fiducioso per il proseguimento della gara!
In questa giornata abbiamo corso una sola speciale, un trasferimento di oltre 700 metri di dislivello, una discesa divertentissima con spondine naturali, saltini, radici da ollare e tutta da guidare per parecchi minuti… non mi ricordo il mio tempo! e 0 da pedalare.
Mi rammarico di non essere stato incisivo nelle curve senza appoggio in cui ho guidato sporchissimo perdendo qualche secondo mentre nel single track costruito mi sono divertito a pompare e piegare la bici nelle spondine e dare quattro pedalate secche in uscita di curva!

DAY NUMBER 3…. ALLA NATURA NON SI COMANDA…

La terza giornata di gara sarebbe stata quella decisiva ai fini della classifica e la più emozionante della sfera sensoriale poiché gli organizzatori avevano appena finito di costruire due nuovi sentieri di puro enduro stile francese nella regione di Bohinj… due capolavori! Peccato che proprio quella mattina madre natura ha deciso di scatenare un inferno di acqua, vento e grandine sui sentieri rendendoli impraticabili e pericolosi. Dunque day number 3 cancellato… sinceramente mi è dispiaciuto moltissimo ero curioso di raidare questi sentieri che mi avrebbero anche dato la possibilità di provare a recuperare qualche secondo in ottica agonistica, ma la sicurezza prima di tutto. Dunque giornata passata con gli altri rider a mangiare, bere, chiaccherare e parlare un pò delle nostre vite e delle nostre storie visto che eravamo in molti randagi solitari provenienti da Svariate parti d’Europa come Inghilterra, Scozia, Francia, Polonia, Ungheria ma anche Australia e Messico…

Day 4…. Bohinj e la premiazione

Il quarto giorno sembrava non finire più dopo quindici giorni in giro per l’Europa da Ovest ad Est non riuscivo più a stare seduto sulla mia bici per questo il trasferimento di quasi 800 metri di dislivello verso la speciale più pedalata della gara si è trasformato in un calvario.

La speciale era molto bella e divertente, trialistica all’inizio su rocce bagnate con una serie di tornantini da affrontare con la tecnica del nose-press per poi continuare in un’infinita sessione di curve e rilanci durata per dieci minuti.

In questa speciale ho scoperto un giovane italiano che credo in futuro potrà togliersi qualche soddisfazione in gare del genere poiché fresco da diverse stagioni passate a correre su strada e mi ha ficcato ben 12 secondi su una speciale tutta da sprintare e rilanciare… complimenti a Lorenzo Mattio.

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