Il tanto temuto lunedì…
Il mio peggior incubo? Il Lunedi mattina!
E’ stata un’ardua impresa alzarmi e dirigermi verso l’ufficio dopo aver passato un week end di vero enduro sulle tecniche speciali di Punta Ala sotto il diluvio.
In questi anni ho corso oltre cento gare di enduro sparse un pò per tutta Europa e devo dire che lo staff del Superenduro è riuscito ad organizzare una gara con un livello degno di una World series con trasferimenti massacranti e speciali molto impegnative sia sul piano tecnico che fisico.
La gara dei Pro
Credo che durante questo week-end ho rivisto il vero spirito dell’enduro con gli atleti intenti a provare le speciali una volta sola, pedalando! “This is enduro”.
Proprio come pensavo questa gara è stata “molto fisica” da vero enduro, esaustiva per i suoi 80km di lunghi e impegnativi trasferimenti accompagnati da 3000 metri di dislivello.
Nelle cinque prove speciali di Punta Ala, bisognava essere dei veri Enduristi poiché presentavano lunghi tratti pedalati dunque possedere doti da sprinter, ma anche essere abili a far scorrere la bici in quanto non c’era molta pendenza oltre a guidare puliti nei tanti passaggi su rocce viscide da affrontare con la giusta tecnica per essere efficaci e veloci senza incappare in cadute.
Credo di poter dire che hanno vinto gli enduristi più completi attualmente in circolazione sul territorio Italiano, Mr Casadei e Miss Rossin che hanno avuto la resistenza per affrontare i 3000 metri di dislivello in due giorni, che hanno guidato la bici in maniera sopraffina sulle pietre bagnate, hanno sprintato nei lunghi rilanci ed hanno usato l’esperienza che è la parte fondamentale di questo sport.
cliccando su questo link potrai leggere le interviste ai vincitori e trovare le classifiche di giornata
Il RUSTICK DIARIO “ DA PUNTA ALA CON AMORE”
Ho avuto la fortuna di andare al mare e trovare due giorni di pioggia con sassi bagnati e scivolosi dunque direi il week end ideale dell’endurista medio!
IL SABATO:- Le prove del sabato hanno segnato la mia gara
Carico come una molla sono partito per il classico giro di ricognizione, molto felice del nuovo format del SuperEnduro e contento di poter guidare la bici in mezzo ai sentieri di Punta Ala che adoro.
Sarà forse tutto questo entusiasmo che mi ha portato dopo appena due curve della prima prova speciale a cadere rovinosamente sulla mano che ho già rotto più volte nel corso della mia lunghissima carriera (ndr nota di Rustick:- ma quale carriera?)
Come per tutte le botte il dolore si è fatto sentire solo qualche ora dopo, dunque continuo il mio giro in una bellissima giornata di pioggia in mezzo alla natura, con l’adrenalina dei sentieri scivolosi, in compagnia di tanti amici con cui abbiamo condiviso anche una buona Weisse, una pasta in bianco e una coca zero!
Io e la gara…Diciamo che otto mesi senza il ritmo gara dell’enduro gli ho sentiti tutti
Per me è stato un bell’allenamento, non è per sminuire la gara, ci mancherebbe, però credo che ormai lo hanno capito anche i muri che in questa stagione voglio fare bene nel circuito dell’European Mass Start Series in cui la preparazione atletica è totalmente diversa rispetto ad una gara di Enduro.
La mia gara non è stata delle più emozionanti in termini di risultati poiché a causa del dolore della mano,del poco allenamento, della fatica accumulata durante le prove del Sabato e con un piccolo problema al telescopico ho dovuto utilizzare il cervello e prendere la decisione di affrontare la competizione senza rischiare nulla.
Quando sentivo dolore tenendo in mano il manubrio volevo abbandonare la competizione ma poi pensavo che non mi sono mai ritirato da una gara se non per motivi come fratture o telai spezzati, dunque non era da Rustick mollare questa volta per colpa di una stupida botta, seppur fastidiosa.
LA SPECIALI by RUSTICK SOLUTIONS…
PS1: cyclocross
PS2: easy and fun
PS3. kamikazen
PS4 Banzai
PS5 Metalcore
Ti piace la mia descrizione? ok farò una piccola traduzione…
Ps1: tutta da pedalare fuori soglia, 0 tecnica e tanta gamba ecco la sintesi della prima prova di giornata che con i suoi 40 metri di dislivello negativo, sotto il diluvio, con il fango sono riuscito a cadere nuovamente sulla mano già dolorante così segnando definitivamente la mia gara… bella rustick…
Ps2: La classica tipa tranquillona senza vizi e divertente da guidare in un alternative flow really funny… l’ho percorsa con molta tranquillità godendo di un caratteristico flow toscano
Ps3: Farla a fucile era davvero da Kamakazen, a tratti teneva molto bene in altri pregavo in Giapponese antico:- Please Rustick Stay on your bike per evitare ulteriori cadute sul malcapitato arto sinistro…ho provato a mollare i freni ma sulle buche la mano iniziava a farmi piangere…
Ps4: mi sono permessa di chiamarla Banzai perchè era corta, veloce ma piena di sorprese come trovarsi all’improvviso davanti a lastre di pietra simili a ghiaccio in cui bisognava urlare Banzai e buttarsi dentro!
Ps5: Intitolata Metalcore poiché distruttiva per gambe e braccia oltre ad essere molto tecnica e mi ha ricordato le stesse sensazioni di quando suonavo quel genere di musica durante gli anni delle superiori… Mentre ero in piena speciale sentivo il dolore su ogni parte del corpo per non parlare della mano che nel frattempo era diventata un semaforo con i suoi svariati colori rosso, giallo, verde 🙂
Ma il divertimento e le belle sensazioni nell’affrontare i passaggi tecnici sulle rocce fanno per un attimo dimenticare il dolore facendomi godere una delle speciali più belle d’Italia…
Alla fine tagliato il traguardo ho avuto una bella carica di autostima, orgoglioso di non aver mollato un metro fra un guasto meccanico abbastanza importante ( ho corso con il reggisella che non sosteneva più il mio peso a causa di un piccolo guasto ad un ingranaggio) e il dolore fisico causato dalle cadute!
CONSIDERAZIONI GENERALI SULLA GARA
poche storie GIU’ DURO
PROGRAMMI AGONISTICI in Enduro?
Questo weekend mi è anche salita la voglia di provare a fare “seriamente” qualche gara di enduro e sono sicuro che con un paio di mesi di lavoro potrò togliermi qualche bella soddisfazione. Sicuramente appena sarò in forma mi iscriverò a qualche gara… Stay tuned… anche se una l’annuncio già la TRANS VARAITA http://transbikevaraita.com/
IL TEST E LE SENSAZIONI SULLA FULGUR.
Quando sono risalito sulla Fulgur ho avuto la sensazione di conoscerla da sempre, mi sono subito divertito a guidarla, molto maneggevole ed intuitiva trovando subito un grande feeling con il mezzo.
Il team Fulgur ha deciso di montare la bici con componenti di alta gamma per permettere ai propri atleti di dare il massimo durante le prove speciali.
Componenti:
Sospensioni: Fox
Freni: Formula
Dischi: Braking
Ruote. Fulgur
Partiamo dal Telaio che ho provato: la Roccia 0.2
All’apparenza potrebbe assomigliare alla bici che utilizzavo nel 2017 ma ci sono alcune modifiche sostanziali come l’apertura dell’angolo di sterzo, l’abbassamento del movimento centrale oltre ad essere boost; modifiche che hanno reso la bici più stabile nello scassato, nel ripido e nelle sezioni ad alta velocità senza compromettere la guidabilità che rimane il punto forte della bici
Le ruote fulgur:- Podi a non finire a Punta Ala con Casadei, Pesenti, Berta, Bormolini, Gottardi e Rota!
Ho l’onore di essere stato il primo a provarle nel 2017 durante la “Trek bike attack”, una gara di Downhill Marathon Mass Start, conosciuta in Italia come la Maxi Avalanche Svizzera, in cui arrivai quindicesimo assoluto. Era una gara che partiva in mezzo alla sassaiola del “Ritorn” e la probabilità di rompere ruote, spaccare cambi o bucare era elevatissima ma io grazie alla robustezza dei cerchi Fulgur non ebbi problemi conquistando cosi’ un piazzamento di cui vado molto fiero.
Sono passati 18 mesi e Fulgur ha fatto passi da gigante, le ruote sono ancora più scorrevoli, rigide mantenendo sempre la robustezza che contraddistingue il brand.
Non ricordo di aver mai abbandonato una gara per problemi meccanici, al massimo problemi fisici come tagli, fratture o traumi cranici… NDR Saranno i traumi cranici che forse mi portano a fare tutto ciò? hahaha
RUSTICK CRITICO D’ARTE!
Non mi sono invece trovato bene con il telescopico della fox poiché è bastato del fango per inceppare l’ingranaggio esterno e compromettere il corretto funzionamento.
Magari sono stato sfortunato io, ma di fatto ho percorso parecchi km a piedi per questo motivo
Inoltre scelta tecnica del team è stata quella di montare una ruota tassellata anche sul posteriore che limita lo scorrimento della bici nelle speciali di Punta Ala che non presentavano tratti veloci, anzi era molto importante far scorrere la bici nelle sezioni lente in cui bisognava rilanciare, pompare e gallaggiera facendo scorrere il mezzo.
Personalmente prediligo gomme molto scorrevoli sulle ruote posteriori, semi slik oserei dire, mentre sull’anteriore preferisco pneumatici robusti e artigliati!
Ma le gomme sono scelte molto personali io ho seguito il consiglio dell’esperto rider mr Stefano Rota, il quale a differenza mia, ha una gamba da paura. Sarà per quello che monta il Magic Mary posteriore?
PROSSIMAMENTE
Prossimamente ho in programma di provare una fulgur montata con le sospensioni della Sr suntour provandola sui bellissimi sentieri del Mottarone in compagnia del fidato Marco Tagliaferri
IL TEAM FULGUR
Li conosco dal 2015 ed è sempre molto divertente passare del tempo con Fabio e Fulvio sempre iperattivi sotto al Gazebo per preparare le bici ai ragazzi inoltre hanno una squadra folta di ragazzi giovani che se avranno voglia, passione e determinazione potranno levarsi delle belle soddisfazioni in futuro grazie all’assistenza di un team organizzato e l’esperienza che Mr. Rotella può trasmettere.
PERSONALMENTE
Mi sono divertito, ma lo sapevo già, nel 2017 la morosa del momento mi lasciò perchè trascorrevo più tempo in furgone con Fabio che al cinema con lei… pensa te come sono ridotto!
Ritornando a noi Mi sono divertito con un team composto da appassionati, giovani e persone semplici con cui è stato bello condividere i sentieri, le mangiate serali e un paio di grappe toscane.
PROSSIMI APPUNTAMENTI?
Sicuramente sarò presente il 15 di Giugno alla Maxi Avalanche di Vallnord nel Principato di Andorra, mentre per il resto… chi vivrà vedrà…
A questo link potrai ascoltare il mio calendario 2019